BEAR’S PARADISE- HELSINKI
Bear’s Paradise, 2016, palme finte, sabbia e pietre, site specific realizzato per Grey Cube Galleries allo Zoo di Helsinki, Finlandia.
Un progetto site-specific per la Gallerie Gray Cube pensato per la storica gabbia per orsi progettata da Emil Fabritius nel 1903 e situata nello zoo di Helsinki. La gabbia non è più in uso poiché la sua architettura, unica in stile Art Nouveau, è stata qualificata non più idonea e dichiarata monumento.
Attraverso lo stile dell’architettura, le caratteristiche e la scelta dei materiali della gabbia possiamo supporre che l’architetto abbia voluto evocare nell’immaginario collettivo, l’idea di un paesaggio nordico ostile, simile a quello che ospita l’orso bruno.
Ho voluto quindi applicare lo stesso concetto alla dimensione dello zoo in larga scala, dove la ricostruzione di molti degli habitat naturali scelti nel mondo, raggruppati in un unico luogo, ha lo scopo di creare un paesaggio che è si “naturale” per l’ uso della vegetazione reale, ma innaturale per via della posizione geografica in cui si trova lo zoo. Si evidenzia il contrasto con l’elemento “falso” della rappresentazione della natura, poiché in molti casi sarebbe impossibile, per alcuni degli animali ospiti, sopravvivere liberi in altri ambienti climatici.
Per evidenziale tale contrasto ho pensato di creare una sovrapposizione di paesaggi. Il primo, dato dall’architettura e dalla suggestione di un ambiente nordico, e l’altro, in quello che l’immaginario collettivo considererebbe un luogo di benessere, il paesaggio tropicale.
La scelta di ricreare un paesaggio tropicale con palme finte e iperealistiche è stata fatta per accentuare il concetto di finzione che, quando si visita lo zoo, non viene quasi mai messo in discussione dai visitatori abituali.
L’installazione di un soffitto colorato che irradia luce rossa all’interno della gabbia è servita per accentuare l’irrealtà dell’ habitat, ma anche un segnale luminoso per attirare l’attenzione su qualcosa che sarebbe passato probabilmente inosservato, proprio perché coincide con il tratto caratteristico dello zoo di natura ricostruita.
Bear’s Paradise, 2016, fake palms, sand and stones, site-specific realized for Grey Cube Galleries to Helsinki’s Zoo, Finland.
A site-specific project for Grey Cube galleries in the historic bear cage designed by Emil Fabritius in 1903 and located in the Helsinki Zoo. The cage is no longer in use as its unique Art Nouveau architecture has qualified it to be declared a monument.
Through the style of architecture, the characteristics and the choice of materials of the cage we can assume that the architect wanted to evoke in the collective imagination the idea of a hostile Nordic landscape, similar to the brown bear habitat.
We can apply the same argument to the whole concept of the zoo, where the reconstruction of all the natural habitats of the world, grouped in one place, aims to create a landscape that look like “natural” for its use of true vegetation. This is in contrast to the “false” element of the nature representation, since in many cases it would be impossible for animals to survive in different climatic conditions of the geographic location in which some zoos are found.
My intention was to create a superimposition of imaginary landscapes. The first, given by the architecture and the suggestion of a Nordic environment, and the other, in what the collective imagination would consider its opposite, the tropical landscape.
The choice of recreating a tropical landscape with fake, hyper-realistic palm trees was made to accentuate the concept of fiction that, when visiting the zoo, is almost never questioned by regular visitors.
The installation of a colored ceiling that radiates red light inside the cage served to draw attention and emphasize the surreal forest composition. A composition that, most likely, would have gone unnoticed, precisely because it is concurrent with the characteristic trait of a zoo to reconstruct Nature.